Collezione: Titti Faranda - Roma Arte in Nuvola 2025
Titti Faranda (Capo d’Orlando, 1963) vive e lavora a Roma. La sua ricerca artistica indaga la relazione tra materia, tempo e trasformazione, attraverso un linguaggio che unisce rigore costruttivo e libertà sperimentale. Nei suoi lavori, materiali industriali e di recupero — plastiche, tessuti, metalli e residui di lavorazioni — vengono sottratti alla loro funzione originaria per assumere nuova vita nella forma dell’opera.
Il processo creativo di Faranda si fonda sull’ascolto della materia: l’artista ne accoglie le imperfezioni, le ferite, le tracce d’uso, trasformandole in segni di identità e memoria. Ogni intervento, calibrato e mai casuale, restituisce equilibrio a elementi eterogenei, generando composizioni che oscillano tra ordine e instabilità, peso e leggerezza, freddezza industriale e calore umano.
Il suo linguaggio attraversa pittura, scultura e installazione, senza confini rigidi, in una ricerca che tende a ricomporre ciò che è frammentato. Le superfici si fanno racconto, gli oggetti perdono il loro nome e acquistano una nuova funzione poetica. L’atto del recupero diventa gesto estetico e riflessione sul nostro tempo, sulla capacità dell’arte di rigenerare ciò che la società considera scarto.
Le opere di Titti Faranda si distinguono per la loro forza silenziosa e per la sensibilità con cui coniugano forma e pensiero. Esposte in diverse mostre personali e collettive, testimoniano un percorso coerente e consapevole, dove l’etica del riuso si intreccia a una visione della materia come organismo vivo e in continua metamorfosi.