Mostra Personale di Luisa Ciampi
a cura di Elisabetta La Rosa
Nel lavoro di Luisa Ciampi, la figura femminile non è oggetto di rappresentazione, ma punto di accesso a una dimensione più profonda, che attraversa la superficie per arrivare all’essenza. Le sue opere aprono uno spazio di riflessione sensibile sull’identità, sull’interiorità, sul sentire.
I volti che abitano le sue tele non parlano di individualità riconoscibili, ma si offrono come immagini sospese, quasi visionarie. Volti inclinati, occhi chiusi o rivolti altrove: non ritratti, ma presenze interiori che sembrano affiorare da uno stato di meditazione silenziosa. Ogni figura è un varco, una soglia tra visibile e invisibile.
L’indagine del femminile in Ciampi va oltre la rappresentazione esterna o i codici culturali di genere: si trasforma in un simbolo, in un luogo di attraversamento emotivo e psichico. I tratti si dissolvono nella materia pittorica, mentre la composizione si organizza attorno a un equilibrio sottile tra densità e leggerezza, ascesa e quiete.
Le sue opere si muovono tra corporeità e trascendenza, tra evocazione e ascolto interiore.
In questo modo, ogni volto si fa specchio, ogni sguardo diventa invito a fermarsi, a cercare dentro di sé. L’unicità di ogni figura convive con una tensione universale, come se ogni opera contenesse molte storie possibili, tutte da immaginare.
La pittura di Luisa Ciampi diventa così esperienza: non da spiegare, ma da attraversare.