Collezione: Michel Oz - Arte in Nuvola 2025
Michel Oz (Roma, 1977) costruisce le sue opere attraverso uno sguardo urbano e sensibile, fatto di frammenti visivi che raccontano, ricomposti, la vita della città. Attraverso tecniche di collage e pasting, l’artista raccoglie brandelli di messaggi, manifesti, testi strappati e tracce cittadine: li trasforma in nuove composizioni che portano con sé l’energia del quotidiano e l’impronta del tempo.
Il gesto di Oz è stratificazione: ogni opera nasce dal sovrapporsi di colori, ritagli, segni e texture, inseriti sotto vetro per preservare l’effetto originario del “recupero urbano”. Il contrasto tra il destino effimero dei materiali e la loro fissità nell’opera genera una tensione visiva: ciò che era degradato assume nuova forza, e ciò che era frammento diventa immagine.
La sua ricerca unisce spontaneità, ritmo e pulsazione visiva. Le contaminazioni che attraversano il suo lavoro provengono dalle molte città che ha attraversato — tra Europa e America Latina, da Roma a Buenos Aires, da Berlino a Lisbona — luoghi di raccolta e di ispirazione dove la stratificazione culturale si trasforma in materia visiva. Le sue opere riflettono una visione che riconcilia la vitalità caotica delle superfici urbane con la poesia del detrito, facendo del frammento un segno di vita e di memoria contemporanea.
Esposte in spazi istituzionali e gallerie internazionali, le creazioni di Michel Oz testimoniano un percorso coerente e vitale, capace di trasformare la materia del quotidiano in linguaggio visivo, e il caos della città in gesto artistico.
Ogni frammento porta con sé una lingua, un viaggio, un`eco urbana che restituisce una sintesi intima della cultura metropolitana.
Così nasce un'opera, la dignità ostinata della bellezza svelata sul confine tra ciò che resta ciò che è già scomparso.